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Relazioni e legami nella prospettiva antropospirituale

tema: CONGRESSI
data di pubblicazione: 20-05-2013

XXI Congresso di Spiritualità Antropologica e di Ecologia Sociale

Si è tenuto ad Assisi, nei giorni 17-18 e 19 maggio 2013, il XXI Congresso di Spiritualità Antropologica e di Ecologia Sociale avente come tema "Relazioni e legami nella prospettiva antropospirituale".
 
Il Congresso è stato aperto da un tempo di silenzio in ricordo del prof.  Luciano Floramo, primo e per lungo tempo presidente dell'AICAT; senza il suo generoso impegno agli inizi e nello sviluppo dei Club in Italia, questi non sarebbero stati gli stessi.
 
Si è visto anche quest'anno un buon coinvolgimento di giovani. Un grazie a loro che con la loro creatica semplicità hanno saputo coinvolgere l'intera assemblea con stimoli musicali, esperenziali, interazioni lucido-formative e hanno offerto la buona bevanda da loro preparata. Le esperienze di dialogo da loro presentate al Congresso sulla promozione di stili di vita sani con altri loro coetanei, hanno aperto una ulteriore finestra sulla possibilità di interloquire in modo reciprocamente proficuo con i più giovani delle nostre comunità.
 
I partecipanti al XXI Congresso di Assisi, ritengono che i seguenti possano essere alcuni elementi di sintesi finale, ben sapendo che ogni partecipante  porterà con sè soprattutto la propria personale sintesi di questi giorni speciali, in ragione di quanto vissuto, condiviso e assimilato con il proposito di riportarlo nella quotidianità prossima.
 
Le relazioni e i legami, nella vita come nel Club, rendono più umani quandognuno è se stesso, quando cerca di essere umile, sensibile, accogliente, empatico; quando riusciamo a tendere verso l'altro senza pretendere e giudicare; quando accogliamo l'altro er quello che è, senza pre-giudizi.
 
Essere, e voler diventare, più "umani" significa trasformare progressivamente il termine in un ; è vivere l'altro come risorsa, guardandolo negli occhi.
 
Per avere delle relazioni significative, nella comunità di vita come nel Club,  bisogna spogliarsi delle maschere di ogni tipo, dai ruoli rigidamente intesi, dai pregiudizi, lasciando invece molto spazio alla espressione delle emozioni e del disagio spirituale che si trovano in ognuno di noi.
 
I giovani presenti nei gruppi di approfondimento hanno espresso ilo desiderio di maggior spazio all'interno del Club, pari ascolto e pari considerazione; vorrebbero coinvolgere nel Club altri giovani, e pertanto chiedono al Club meno paura del giudizio esterno e maggiore propositività verso la comunità.
 
Gli stessi giovani chiedono agli adulti, per creare un valido rapporto tra le generazioni, una maggiore e continua coerenza rispetto ai modelli di riferimento del Sistema Ecolico Sociale e sollecitano gli adulti ad essere di maggior esempio positivo per tutti, esigono inoltre sincerità e trasparenza in tutte le occasioni, dentro e fuori il Club.
 
Sul come "parlare ai giovani" va tenuto presente che la loro esperienza di vita è influenzata da modelli di comportamento preacquisti e adattati alla loro persona provenienti dalla famiglia e dagli stimoli socio-economici che fanno leva sul desiderio in vista del consumo. Hanno pertanto bisogno/diritto di essere ascoltati,  di essere presi in considerazione, di essere convenientemente responsabilizzati,  perchè possano imparare ad autodifendersi.
 
I legami associativi di tutti i livelli (CLUB, ACAT, ARCAT, AICAT), trovano il loro genuino significato e ruolo nel sostenere e potenziare il "super fare" di tutte le persone e di tutte le famiglie, in u  preciso lavoro di liberazione di capacità e di potenzialità spesso latenti e non sufficientemente espresse. Può essere chiamato servizio di "empowerment".
 
 Con il termine "empowerment" viene indicato un processo di crescita, sia dell'individuo che del gruppo, basato sull'incremento della stima di se,  dell'autoefficacia e dell'autodeterminazione per fare emergere risorse latenti e portare l'individuo ad appropriarsi consapevolmente del suo potenziale. E' il processo dell'azione sociale attraverso il quale le persone, le organizzazioni e le comunità acquisiscono competenza sulle loro vite, al fine di cambiare il proprio ambiente sociale e politico per migliorare l'equità e la qualità della vita.
 
Le associazioni sono "nostre" per la responsabilità e il senso di interdipendenza (tutti responsabili di tutti) in vista del bene comune che ogni membro di Club si assume e costantemente rinforza in se e nei luoghi di vita. Se sono "nostre" le associazioni richiedono partecipazione attiva e responsabilità ad ogni livello e da parte di tutti, nessuno escluso, perché tutti hanno "potere" di crescere e di costruire.
 
La partecipazione associativa permette crescita personale, aggiornamento e consapevolezza di quanto viene amministrato e progettato nell'associazione; facilita apertura sul territorio, dove sono presenti tutti "gli altri" e tutto l "altro". Questo ci dà la possibilità di passare dall'isolamento alla condivisione di responsabilità e di stimolare gli  altri con l'entusiasmo che proviamo noi stessi.
 
Si decide che il XXII Congresso avverrà nei giorni 16-17-18 maggio 2014 ed avrà come tema "Famiglie ieri oggi domani" per approfondire il nostro approccio famigliare nelle sue permanenti e nelle sue mutate caratteristiche.