logo desktop
logo mobile

GRAZIE MICHELE

data di pubblicazione: 21-02-2024

Un pensiero dedicato alla memoria di Michele Sforzina

Non mi è facile scrivere di Michele: sentimenti ed emozioni si accavallano e le parole rischiano di banalizzare.
 
Che cosa ricordo di Michele? Sicuramente la sua professionalità, sempre, in ogni occasione, ma anche e, soprattutto, la sua grande umanità, il suo essere accanto a tutti, nei momenti lieti e nei momenti tristi; la sua attenzione e il suo rispetto per le difficoltà e le sofferenze  di ognuno, che “vanno onorate”, diceva.
 
E questa sua vicinanza te lo faceva sentire Amico e risvegliava qualcosa dentro di te: più fiducia in te stesso e  più disponibilità ad “ascoltarti”, a ri-scoprire in te risorse che pensavi di avere perso. Ed allora incominciavi a riflettere, a rivedere il tuo modo di pensare e di relazionarti: “ senza crisi non c’è cambiamento”  , ripeteva spesso. Ed è vero se “ tutto va bene” mi adagio nel mio tran tran e  sono pago di ciò  che dico e faccio. Perché dovrei cambiare?
 
E così  facendo  ti rendevi conto il primo cambiamento deve essere il tuo, che  anche l’altro ha bisogno di vera attenzione, di vero ascolto, di rispetto  per le sue difficoltà, per le sue speranze in un futuro migliore, senza pregiudizi e senza giudicare.
 
Io, con Michele, ho vissuto tutto ciò, non solo nei molti incontri di formazione, ma anche in tutte le occasioni in cui c’è stata l’opportunità di condividere la quotidianità, al di fuori degli aspetti associativi. Ricordo con profonda commozione, in questo momento, i tanti viaggi fatti insieme da Udine a Fagagna, quando c’era qualche incontro: erano occasione per parlare di noi. Mi raccontava delle figlie, Irene e Federica; spesso sulla via del ritorno lo chiamava Irene “ sono con Claudia, stiamo tornando da Fagagna, quando arrivo a casa ti richiamo”. Mi parlava del lavoro di Federica, lontana, ma serena e contenta della sua nuova vita in Francia.
 
Nei momenti di difficoltà e sofferenza l’ho sentito accanto a me: senza dire che cosa dovevo o non dovevo fare mi ha “guidata” con delicatezza  a fare le mie scelte; scelte di serenità e di pace anche nei momenti più difficili ed impegnativi.
 
Grazie, caro Michele.
 
(Maria Claudia – servitrice insegnante Club 50 “Rinascita” di Sagrado).